Sotto i riflettori il piano urbano della mobilità sostenibile che sarà elaborato nelle prossime settimane sotto la regia del Comune di Mantova. Ne hanno parlato gli assessori alla Mobilità Sostenibile Paola Nobis, all'Urbanistica Andrea Murari e alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi. "Sono trascorsi venti anni dall'ultimo piano organico - ha detto Murari-, adesso è arrivato il momento di farne uno nuovo meno autocentrico e più sostenibile dal punto di vista ambientale e della sicurezza". Il piano urbano della mobilità sostenibile avrà un percorso che coinvolgerà i cittadini per soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, assicurare l'abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici, l'aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale.
"Con il Pums ci diamo una visione più strategica di medio-lungo periodo – ha aggiunto l'assessore Nobis – che prevede delle linee di indirizzo, dalla Giunta, che in sintesi riguardano l'intero sistema della mobilità con una visione sostenibile. Cerchiamo di trovare soluzioni migliorative per risolvere i nodi critici della viabilità, nell'ottica di incrementare la sicurezza, la riduzione della pressione del traffico e la riqualificazione di strade a indirizzo ciclabile e pedonale. Inoltre, è necessario promuovere il sistema di trasporto pubblico locale e una rinnovata rete ciclabile per migliorare i collegamenti tra i quartieri e il centro storico. Il percorso di redazione del piano prevede di acquisire proposte e suggerimenti da istituzioni, associazioni e cittadini".
Le linee guida approvate prevedono una sostanziale revisione delle modalità di accesso e sosta al centro storico, nonché l'individuazione di strategie di trasporto innovative, sostenibili ed efficaci in un'area ben più vasta. "È evidente – ha sottolineato l'assessore Rebecchi - che per rendere ciò possibile andranno costruite condizioni di collaborazione, istituzionale e civica, volte a offrire alternative valide all'uso dell'auto privata. Il sistema infrastrutturale di Mantova città capoluogo, polo attrattore di servizi ma anche nodi di smistamento di traffico è da inquadrarsi in un'ottica di scala vasta e le politiche di governo della mobilità e di potenziamento delle infrastrutture e del trasporto pubblico vanno condivise e supportate a molteplici livelli e con diversi attori.
In questo quadro è necessario attivare un coordinamento con le nostre competenze e sicuramente Aster e Apam, due soggetti fondamentali per la mobilità del territorio. Dovremo aumentare la competitività dei mezzi di trasporto alternativi all'auto, come il trasporto pubblico e la rete di ciclabili di collegamento tra quartieri e centro, rivedere l'organizzazione del sistema della sosta per meglio rispondere a differenti esigenze e sensibilità: quelle dei residenti degli operatori economici e dei turisti. I bus navetta attivati rappresentano un'esperienza valida da tenere presente nel Pums".