Iniziati i lavori di ripristino di piazza Broletto occupata dal cantiere del Podestà dal 2012. Dopo lo smontaggio delle impalcature e della gru edile, sono iniziati giovedì 5 maggio i lavori di sistemazione dell’acciottolato in Piazza Broletto.
I lavori in corso riguardano l’area esterna al cantiere, mentre da lunedì 9 maggio inizieranno gli interventi di ripristino dell’area interna al cantiere. La piazza, occupata da 10 anni, è finalmente prossima ad essere liberata definitivamente e riconsegnata alla città. Ultimo passaggio sarà lo smontaggio del ponteggio nel sottopasso dei Lattonai. A luglio il cantiere sarà definitivamente chiuso.
“Dopo tanti anni – ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli – riprendere a vedere la piazza è sicuramente una grande emozione e soddisfazione al tempo stesso. Fra pochi giorni i cittadini potranno riappropriarsi di spazi occupati dal cantiere e ritrovarsi nella bellezza di piazza Broletto”.
Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, giovedì 5 maggio, presso il proprio ufficio nel palazzo Municipale di via Roma 39, ha incontrato una delegazione della Sezione Provinciale dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia presieduta da Corrado Andreani.
Per l’Unci erano presenti anche il segretario Bruno Rizzotti, il tesoriere Mario Nespoli, la referente cittadina Edda Gandolfi e la rappresentante donne Unci Adele Busa, autrice del libro biografico del padre il partigiano Titta. Il volume è stato consegnato in omaggio al sindaco. Infine, scambio di gagliardetti tra Comune e Unci di Mantova.
Le città di Mantova e Matera hanno attivato, dal 2021, una partnership che vede le realtà della cooperazione sociale, supportate dalle amministrazioni locali, impegnate in uno scambio di pratiche, modelli e progettualità sul tema del welfare culturale.
Si è quindi creata a Mantova una rete di partner che coinvolge Comune di Mantova, consorzio Sol.Co. Mantova, consorzio Pantacon, e aprirà la collaborazione ad altri enti ed istituzioni del territorio, con l'obiettivo di lavorare sul tema del welfare culturale e delle opportunità di inclusione, co-progettazione e lavoro ad esso correlate.
L’iniziativa nasce da un progetto che dal 2021 coinvolge anche il consorzio di cooperative sociali La città Essenziale di Matera, le cooperative sociali Simpatria di Suzzara e Oltre l’Arte di Matera, con il supporto del Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale Gino Mattarelli, e insieme al Comune di Matera, iniziativa presentata mercoledì 4 maggio nella Sala Consiliare del Comune di Mantova dall’assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini, dalla presidente del Solco Manuela Righi, da Rosangela Anna Maino della Cooperativa Oltre l’Arte di Matera e da Flavio Cortellazzi di Pantacon.
Il 5 e 6 maggio a Mantova è in programma un evento durante il quale si incontreranno le realtà materane e mantovane rispettivamente impegnate in progetti sociali e culturali.
L'obiettivo generale è dare seguito al rafforzamento della partnership e costruire un momento di lavoro congiunto sui temi welfare e cultura, utile a definire sensibilità comuni, cornici teoriche, scambio di pratiche e un programma di lavoro che possa definire una road-map concreta di collaborazione tra le realtà che lavorano nel sociale e nella cultura.
Le due giornate, che prevedono anche l’attivazione di laboratori artistici per utenti con disabilità che frequentano i servizi diurni e residenziali del territorio, saranno dedicate in particolare agli operatori del settore sociale e culturale in vista di una progettazione condivisa con un momento di apertura e restituzione alla città, in programma il 6 maggio, dalle ore 14.30 alle 16.30, presso la Sala degli Stemmi del Comune di Mantova.
“Il tema del welfare culturale è interessante – sottolinea Andrea Caprini, assessore al welfare del Comune di Mantova-, non solo perché prova a mettere in connessione due ambiti apparentemente distinti, in realtà molto più interconnessi di quanto sembri a prima vista. Ma anche perché ciò che emergerà dalla due giorni di lavori ci aiuterà a mettere a fuoco meglio come immaginiamo Mantova domani, intendendo con ciò riflettere su temi quali inclusione, accessibilità, patrimonio, sostenibilità, e conferire uno spazio di azione politica concreta a questi contenuti. Sarà anche un’occasione importante per riannodare la collaborazione nata con la città di Matera, entrambe già capitali della cultura, proiettate verso una dimensione di città d’arte a misura d’uomo”.
“Parlare di welfare culturale è una sfida interessante e un’occasione quando questo tema viene approcciato in forme non tradizionali – sottolinea Manuela Righi, presidente del consorzio Sol.Co. Mantova. Se i diversi linguaggi dell’arte in questi anni sono stati spesso strumenti di cura, farne un’esperienza di promozione al benessere non solo delle categorie fragili, ma di vero e proprio welfare comunitario, è un’opportunità per la comunità locale. L’intento dell’incontro e del lavoro condiviso che si vuole avviare sul territorio è quello di aprire nuove prospettive di progettazione, provando a costruire basi fondati su due importanti pilastri della comunità coesa, il welfare e la cultura, e cercando di superare i confini che spesso limitano il reale campo d’azione delle persone più fragili”.
“Per La Città Essenziale questo incontro di progettualità e territori si pone in continuità con i processi virtuosi e circolari che abbiamo avviato da tempo a Matera e non solo – spiega Giuseppe Bruno, presidente del Consorzio La Città Essenziale e Consorzio Nazionale CGM. E’ proprio del nostro lavoro cercare sempre nuovi slanci per integrare finalità inclusive e di impatto sociale con strategie di impresa che valorizzano l’economia del territorio, l’identità dei luoghi che abitiamo e il potenziale umano che fa crescere le nostre comunità. Nella cooperazione e nella dimensione di rete questi slanci si moltiplicano, così come la capacità generativa del nostro operato. Questo viaggio è iniziato a giugno 2021, quando ancora eravamo alle prese con l’emergenza pandemica e sentivamo tutti il bisogno di riprendere la spinta creativa, e ora non può che proseguire con il vento a favore”.
“Le reti che funzionano – sottolinea Matteo Rebecchi, presidente del consorzio Pantacon - sono quelle che si misurano nella pratica di un progetto, di un’azione di una collaborazione fattiva. Pantacon crede che i tempi di una sinergia di sistema tra cultura e welfare siano maturi e che sia ora di costruire una sperimentazione che sposti un po' più in là l’orizzonte di noi operatori che troppo spesso ci fermiamo alla categoria cui ci sentiamo di appartenere – bibliotecari, attori, guide turistiche, storici dell’arte, educatori, psicologi - dimenticando che è nello scambio e nella condivisione in generale che troviamo il senso del nostro agire. Serve che ci riconosciamo nel ruolo che ricopriamo ovvero quello di chi ha cura della relazione con l’altro, sia questo un bambino alla scoperta di un museo, una persona fragile che partecipa a un laboratorio di fotografia, un anziano che va a teatro o una famiglia che cerca supporto per la gestione dei figli. Siamo tutti dei facilitatori, dei trasmettitori, dei curatori e in questo serve riconoscerci: per questo l’incontro del 5-6 maggio speriamo sia il primo di una serie di appuntamenti per conoscersi e iniziare una vera e propria relazione, reale e concreta”.
Sabato 7 maggio dalle 10 alle 13.30 si terrà l’incontro “Alberi e paesaggio: imprese e istituzioni a confronto per gestire al meglio i fondi del Pnrr”. L’appuntamento è nella "Sala dei Trionfi" del Palazzo San Sebastiano in Largo XXIV Maggio, 12 a Mantova.
Giovedì 5, 12,19 maggio dalle 18 alle 20 nella sede del Centro per le Famiglie in via Ariosto 61 a Valletta Valsecchi (Mantova) continua il viaggio al femminile, il percorso di gruppo: relazione, condivisione, scambio tra donne, un viaggio alla scoperta di sé, per procedere nel percorso di autoaffermazione, approfondendo come migliorare la propria autostima, come gestire le proprie emozioni e come riuscire a comunicare in modo efficace nelle relazioni che le donne vivono quotidianamente (partner, figli e figlie, amicizie, colleghi, eccetera). Conduce la psicologa Cristina Ferrari. Gli incontri sono a cura della Cooperativa Centro Donne Mantova Onlus. La partecipazione è gratuita ed è rivolta ai residenti del Comune di Mantova nel rispetto delle disposizioni di contenimento dell'emergenza Covid 19.
Iscrizione obbligatoria: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , 328 1367354 (anche Whatsapp)
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La città di Mantova ha celebrato il 25 Aprile, anniversario della Liberazione. La prima cerimonia si è svolta presso il Monumento alla Resistenza, nei giardini di viale Piave, aperta dall'Inno d'Italia e l'Onore ai Caduti. Poi la deposizione e la benedizione delle corone alla presenza del sindaco di Mantova Mattia Palazzi, del presidente della Provincia Carlo Bottani e del prefetto Gerlando Iorio. Ai giardini erano schierate autorità civili, militari e religiose, il picchetto d'onore del Reggimento IV Missili, associazioni combattentistiche, giovani scout e tanti cittadini a segnalare un "ritorno alla normalità" dopo due anni di lockdown. È seguita la Santa Messa, celebrata da don Stefano Peretti, e la Preghiera del Caduto.
Poi, gli interventi del sindaco di Mantova Mattia Palazzi, del presidente della Comunità ebraica mantovana Emanuele Colorni, del presidente dell'Anpi Luigi Benevelli e di Nicolas Casagrande dell'Associazione "Sucar Drom", rappresentante della comunità sinta mantovana. Tutti hanno ricordato le tragiche pagine della seconda guerra mondiale e del valore della Resistenza. Un pensiero sentito e profondo è andato al popolo Ucraino, duramente colpito dalla ferocia dell'esercito russo. Solidarietà, sostegno e vicinanza sono state le parole più usate, ma è stata sottolineata anche l'importanza dell'accoglienza per i profughi ucraini. Accoglienza che anche a Mantova e territorio non è mancata.Al termine delle celebrazioni presso il monumento della Resistenza, autorità e cittadini hanno intonato Bella Ciao. "Non è un canto di parte - ha sottolineato il sindaco Palazzi -, ma lo dedichiamo a chi ha combattuto per noi, a chi ha aiutato la Resistenza Italiana, a chi ha unito e liberato un popolo intero".
Le commemorazioni sono poi continuate presso il Famedio dei Caduti, in Largo XXIV Maggio. Anche qui gli Onori ai Caduti e la deposizione e benedizione della corona presso la cripta del Famedio.
Le corone d'alloro, collocate appositamente per le manifestazioni, sono state da parte di Comune di Mantova, Provincia, Prefettura, e Regione Lombardia.
Infine, nel pomeriggio, si tenuto in piazza Mantegna il concerto offerto alla cittadinanza ed eseguito dalla Banda "Città di Mantova". L'appuntamento è stato patrocinato dal Comune di Mantova. Il gruppo bandistico è stato diretto dal maestro Alessio Artoni con la collaborazione di Paola Calciolari alla voce e di Andrea Presciuttini al piano. "Finalmente siamo tornati a poter condividere con la cittadinanza il tradizionale concerto del 25 Aprile che la Banda Città di Mantova offre alla pubblico da più di 30 anni" ha sottolineato Artoni. Insieme ai canti della tradizione partigiana sono stati proposti una serie di brani di musica leggera interpretati dalla splendida voce della cantante Calciolari che, da qualche anno, collabora con la banda cittadina. Eseguiti anche brani che hanno spaziato dal repertorio del compositore mantovano Gorni Kramer, al songbook di Dionne Warwick, dalle sonorità brasiliane di Antonio Jobim a quelle sinfoniche di Ennio Morricone. Un repertorio ricco, quindi, che è stato offerto dal gruppo composto da oltre 40 elementi, con la collaborazione del pianista e compositore Presciuttini. A completare la scaletta anche due brani strumentali di ispirazione jazzistica impreziositi dalle trombe dei maestri Dario Remondini e Fabio Beordo. Prima del concerto, un saluto è stato portato dal primo cittadino e dal presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti.
E’ stata commemorata Juliana Andr davanti al monumento in suo ricordo che si trova nei giardini di Colle Aperto. La donna ucraina è stata uccisa dai soldati sovietici nel 1941 durante la Seconda Guerra Mondiale perché ha aiutato i militari italiani, tra cui diversi mantovani. Durante una cerimonia istituzionale, sono state deposte due corone di alloro, una del Comune di Mantova e l’altra dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia, mentre una volontaria ucraina ha donato alle autorità i girasoli, i fiori che sono diventati simbolo della solidarietà in questa fase acuta del conflitto bellico.
La commorazione si è tenuta domenica 24 aprile. Presentati dal presidente provinciale dell’Unci Corrado Andreani, sono intervenuti il Presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti e lo studioso Domenico Morandi. Al loro fianco c’era l’intero direttivo dell’Unci.
Il monumento dedicato ad Andr, un cippo marmoreo di granito di 50 quintali, risale al novembre del 2001. L’iniziativa era stata proposta da Morandi, allora presidente dell’Unione Nazionale Italiana dei Reduci di Russia, in collaborazione con il Comune di Mantova.
Il valore di questa donna è stato quello di offrirsi volontaria per portare dell’acqua ai soldati – tra i quali diversi mantovani - dell’80° Fanteria circondati da alcuni giorni dalle forze dell’Unione Sovietica, in un piccolo paese in Ucraina, affidando ai militari mantovani i suoi due figlioletti. Mentre raccoglieva l’acqua da un pozzo è stata colpita a morte da un cecchino sovietico. La donna è stata sepolta accanto ad alcuni militari mantovani nel vicino cimitero ucraino.
"Ringrazio l’Unci – ha detto Allegretti – per avere avuto la sensibilità di proporci questa iniziativa. Questo episodio ci racconta che anche in presenza di un evento tragico come la guerra non bisogna mai smarrire i valori dell’umanità e della solidarietà”.
Morandi ha ricordato come è nata l’idea di realizzare il monumento ed ha rievocato i momenti preparatori, il successo di pubblico e partecipazione che ha caratterizzato l’inaugurazione. “Occorre prendere spunto dal tragico evento che ricordiamo oggi– ha concluso - per fare una riflessione sulla guerra in corso. Dobbiamo ringraziare coloro che hanno prestato e prestano il proprio aiuto alle persone mostrando amicizia e fratellanza verso chi sta soffrendo”.
La città di Mantova celebra il 25 Aprile, anniversario della Liberazione. Il programma prevede alle 9.30, presso il Monumento alla Resistenza, nei giardini di viale Piave, l’inizio delle celebrazioni con l’Inno d’Italia, l’Onore ai Caduti e la deposizione e la benedizione delle corone. Seguiranno la Santa Messa, celebrata da don Stefano Peretti, e la Preghiera del Caduto. Poi, gli interventi del sindaco di Mantova Mattia Palazzi, del presidente della Comunità ebraica mantovana Emanuele Colorni e dei rappresentanti dell’Anpi e dell’Associazione “Sucar Drom”.
Le commemorazioni continueranno, alle 11.15, presso il Famedio dei Caduti, in Largo XXIV Maggio. Anche qui gli Onori ai Caduti e la deposizione e benedizione della corona presso la cripta del Famedio.
Si fa presente che in caso di maltempo, la deposizione e benedizione delle corone si terranno presso il Monumento alla Resistenza in viale Piave alle 9.30 e, a seguire, presso il Famedio avranno luogo invece gli interventi previsti nel programma; mentre al termine, sarà celebrata la Messa presso il Duomo di Mantova.
Infine, nel pomeriggio, alle 18, si terrà il concerto in piazza Mantegna offerto alla cittadinanza ed eseguito dalla Banda “Città di Mantova”. L’appuntamento è patrocinato dal Comune di Mantova. Il gruppo bandistico sarà diretto dal maestro Alessio Artoni e potrà contare sulla collaborazione di Paola Calciolari alla voce e di Andrea Presciuttini al piano.
“Finalmente siamo tornati a poter condividere con la cittadinanza il tradizionale concerto del 25 Aprile che la Banda Città di Mantova offre alla pubblico da più di 30 anni – ha sottolineato Artoni –. Insieme ai canti della tradizione partigiana proporremo una serie di brani di musica leggera interpretati dalla splendida voce della cantante Calciolari che, da qualche anno, collabora con la banda cittadina. Potremo ascoltare brani che spaziano dal repertorio del compositore mantovano Gorni Kramer, al songbook di Dionne Warwick, dalle sonorità brasiliane di Antonio Jobim a quelle sinfoniche di Ennio Morricone. Sarà un repertorio ricco offerto dal gruppo composto da oltre 40 elementi, con la collaborazione del pianista e compositore Presciuttini. A completare la scaletta anche due brani strumentali di ispirazione jazzistica impreziositi dalle trombe dei maestri Dario Remondini e Fabio Beordo”. Prima del concerto, porterà un saluto il presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti.
La Libertas Mantova festeggia 70 anni di attività sul territorio. Nella mattina di giovedì 21 aprile, nella sala Consiliare del Palazzo Municipale, in via Roma 39, il vicesindaco di Mantova Giovanni Buvoli, il consigliere delegato allo sport della Provincia Mattia Di Vito, il presidente della Libertas Adalberto Scemma e il vicepresidente Albino Portini, hanno celebrato il settantennale presentando l’organizzazione di un meeting di atletica e la pubblicazione di due libri, oltre a ricordare la valenza, il prestigio e il ruolo di primo piano dell’associazione sportiva mantovana.
E così, sabato 23 aprile, presso il Campo Scuola di Atletica “Tazio Nuvolari”, in via Learco Guerra, si terrà il Meeting “Città di Mantova”, Memorial Abbiani-Miglioli, con gli assoluti maschile e femminile (allievi e juniores). Le gare inizieranno alle 15 e si suddivideranno in 400 ostacoli, corse 100 e 1500, salti in alto e in lungo, lanci del peso e del disco e la staffetta 4x100.
Durante la conferenza i relatori hanno elogiato il grande ed importante lavoro svolto dalla Libertas durante questi 70 anni di attività, non solo per lo sport mantovano ma anche per l’intera comunità. L’associazione sportiva ha formato e cresciuto tanti atleti del territorio. Anche il presidente della Fidal mantovana Gianni Truschi ha ricordato i tanti titoli, anche a livello nazionale, vinti dagli atleti della Libertas Mantova.
L’importanza del Campo Scuola di Mantova, dove si allena e gareggia l’associazione sportiva, è stata sottolineata dal vicesindaco Buvoli: “Oltre agli interventi che abbiamo già realizzato – ha detto –, ora investiremo 750mila euro per la pista coperta. Si tratta di fondi che fanno parte dei 20 milioni di euro ottenuti dall’Amministrazione comunale attraverso un bando ministeriale per la Rigenerazione Urbana”.
Durante la conferenza è intervenuto, poi, Tito Righi, che è stato protagonista dell’atletica mantovana e italiana, il quale ha presentato il suo volume dal titolo “I primi 30 anni della Libertas Mantova” che narra “la storia e la leggenda di una società intramontabile”. Infine, Grazia Attene e Luigi Torresani hanno presentato il loro libro appena pubblicato “80 voglia di correre”, titolo che fa riferimento, con ironia, all’anagrafe dei due autori e che svela le “vicende personali durante l’arco di carriere ricche di risultati, le quali si intrecciano con valutazioni di carattere tecnico e con analisi che chiamano in causa anche l’aspetto etico dello sport”.
Le celebrazioni, legate all'anniversario, si concluderanno venerdì 29 aprile con una serata del Panathlon che prevede la presenza di Gianni Gola, ex presidente Fidal.
L’augurio finale da parte di tutti i relatori è che la Libertas possa portare avanti nel tempo questa sua importante attività per lo sport mantovano e di festeggiare, così, il centenario.
Il Centro per le Famiglie “Insieme” di Mantova è stato scelto per la sperimentazione del modello pilota italiano nella fase preparatoria della Garanzia Europea per l’Infanzia. Il centro è considerato un’esperienza d’eccellenza per affiancamento familiare con casi vulnerabili, in particolare per i nuclei con bambini disabili. L’attività è considerata dal governo nazionale e da Unicef una valida sperimentazione del Sistema Europeo di Garanzia per l’Infanzia “Child Guarantee”, promosso dall’Unione Europea a partire dal 2015 che ha l’obiettivo di prevenire e combattere la povertà e l’esclusione sociale minorile.
“E’ una grande soddisfazione – commenta l’assessore alla Famiglia del Comune di Mantova Chiara Sortino - essere inseriti nel programma ministeriale che vede l’affiancamento familiare come una risposta importante da costruire per prevenire il disagio minorile e promuovere il benessere familiare. E’ un obiettivo a cui, con tanto impegno e costanti investimenti, tende ogni giorno il Centro per le Famiglie di Mantova. Essere in rete con altre eccellenze del territorio italiano ci permetterà di crescere ulteriormente, scambiando buone prassi e avvalendoci di un percorso formativo guidato da Unicef e Ministero”.
"Questo progetto – ha aggiunto il consigliere comunale Fabio Madella, membro della Commissione consigliare Pari Opportunità - dimostra ancora una volta l'impegno della nostra Ministra Elena Bonetti verso le fasce più deboli e bisognose che compongono le nostre famiglie".
Il pilota per lo sviluppo di un modello di affiancamento familiare per famiglie vulnerabili, con un focus sulle famiglie di bambini con disabilità, rientra nelle azioni previste dall’Italia come parte della sperimentazione del Sistema Europeo di Garanzia per l’Infanzia “Child Guarantee”, promosso dall’Unione Europea a partire dal 2015, con l’obiettivo di prevenire e combattere la povertà e l’esclusione sociale minorile con un focus specifico sui/sulle minorenni in condizione di particolare vulnerabilità. Recentemente la Raccomandazione 2021/1004 istitutiva del Child Guarantee Europeo, è stata adottata all’unanimità dal Consiglio dell’Unione Europea.
In Italia questa fase preparatoria è coordinata da un gruppo di lavoro composto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e da Unicef, ed è proprio Unicef che, tra le varie azioni della fase preparatoria, ha avuto il compito di sviluppare e testare il modello operativo pilota, anche ai fini della sua replicabilità. Sulla base delle informazioni emerse tramite un’iniziale mappatura dei Centri con esperienza nel servizio dell’affiancamento familiare e ai alle manifestazioni di interesse ricevute da parte dei Centri disponibili a partecipare al progetto sperimentale, è stato sviluppato un modello di affiancamento alla pari tra famiglie attraverso la metodologia del peer support. Il modello include un toolkit di strumenti utili per la formazione del personale dei Centri per la Famiglia e successivamente delle famiglie stesse, ai fini dell’avvio della sperimentazione sul campo.
Le fasi successive prevedranno l’avvio della sperimentazione in sei Centri per la Famiglia, tra cui quello di Mantova, attraverso: un percorso di formazione del personale sul tema dell’affiancamento familiare; l'avvio e implementazione del modello di affiancamento familiare attraverso il peer support presso il Centro per la Famiglia; l’attivazione di iniziative di affiancamento e supporto tra pari per famiglie vulnerabili e con focus sull’inclusione di famiglie di bambini con disabilità. Il Pilota verrà monitorato nelle sue diverse fasi e si concluderà con la sistematizzazione del modello di peer support, ai fini della sua validazione e della sua potenziale replicabilità in altri Centri per la Famiglia e scalabilità a livello nazionale.