Con l’approvazione da parte della Giunta dei criteri di insediamento è stato fatto il secondo passo fondamentale. Ogni nuova media struttura, infatti, attraverso i criteri approvati, otterrà una valutazione oggettiva e un punteggio che rappresenta il valore sociale, occupazionale, ambientale e viabilistico dell’insediamento. Gli insediamenti che non ottengono una valutazione sufficiente rispetto agli indicatori presi in esame devono investire per migliorare il loro inserimento nel contesto urbano, realizzando alcune delle azioni presenti in una lista individuata dall’Amministrazione.
In caso di criticità viabilistica, dovranno, ad esempio, essere proposti interventi per il miglioramento della sicurezza e della visibilità degli incroci e degli attraversamenti pedonali e ciclabili, o il rimborso del biglietto dell’autobus per il cliente.
Insediamenti realizzati con interventi edilizi che non garantiscano appieno la riduzione dell’impatto ambientale ed energetico dovranno proporre azioni come l’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale per il servizio di consegna a domicilio degli acquisti, l’acquisto di energia prodotta da fonti rinnovabili, la realizzazione di piantumazioni nel quartiere.
Se ad essere carente sarà invece l’impatto occupazionale, l’attuatore dovrà proporre misure come l’assunzione di persone con disabilità o l’offerta di contratti a tempo indeterminato per migliorare l’impatto sociale dell’intervento.
Tutti gli accorgimenti volti a migliorare gli effetti degli insediamenti, per ottenere l’autorizzazione del Comune, dovranno essere approvati dall’Amministrazione e trasferiti in uno specifico atto di impegno, ed in caso di inottemperanza sono previste sanzioni pecuniarie e ammnistrative che possono arrivare anche alla revoca delle autorizzazioni.
Il nuovo provvedimento è stato presentato sabato 5 novembre, nella sala Consiliare del Palazzo Municipale, dagli assessori comunali Andrea Murari e Iacopo Rebecchi e dalla dirigente dello Sportello unico Stefania Galli.
“Le medie strutture commerciali possono essere un grande strumento di rigenerazione urbana per recuperare nei nostri quartieri spazi abbandonati e degradati – ha detto l’assessore all’Urbanistica del Comune di Mantova Andrea Murari –, offrendo al contempo nuovi posti di lavoro. Gli interventi però devono essere realizzati con la massima qualità per non ripetere gli errori del passato. Per questo, ogni progetto che viene presentato sarà valutato con la massima attenzione alla luce dei criteri che abbiamo approvato e chi si insedia dovrà essere disposto a investire anche per migliorare il quartiere in cui arriva”.
“Con questo strumento innovativo – ha detto l’assessore al Commercio e Attività produttive del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi – otteniamo tre effetti: 1) aprire nuove medie strutture di vendita; 2) dare regolare chiare e precise agli imprenditori che vogliono investire sul nostro territorio; 3) individuare strumenti compensativi per mitigare l’impatto di queste strutture nel territorio. Così otteniamo un giusto equilibrio tra libertà d’impresa e sostenibilità delle imprese nel tessuto cittadino”.