La città di Mantova ha celebrato il 25 Aprile, in occasione del 76°anniversario della “Festa della Liberazione”. Viste le attuali misure straordinarie di contenimento dell’emergenza epidemiologica, che limitano la possibilità di aggregazione, le tradizionali manifestazioni si sono svolte senza la presenza del pubblico.
Per evitare l’assembramento anche delle autorità e di formazioni militari o di associazioni combattentistiche, in città si è svolta una breve cerimonia che ha preso il via ai giardini di viale Piave alla presenza del sindaco di Mantova Mattia Palazzi, del prefetto Michele Formiglio, di Francesca Zaltieri in rappresentanza della Provincia e del presidente dell’Anpi provinciale Luigi Benevelli. Nessun discorso pubblico, quindi, ma un momento di silenzio davanti alla corona alle “Autorità Civili e Militari di Mantova” collocata appositamente per la manifestazione presso il monumento della Resistenza. La preghiera è stata portata da don Stefano Peretti. Il silenzio d'ordinanza è stato eseguito dal trombettista del Comando provinciale della Guardia di Finanza.
La cerimonia è proseguita al Famedio, in Largo XXIV Maggio, con la deposizione della corona nella cripta, trasportata da due Carabinieri del Comando provinciale, sempre alla presenza delle autorità locali.
Infine, corona e Gonfalone del Comune di Mantova in via Govi davanti alla Sinagoga. Anche qui le autorità hanno fatto un momento di silenzio, rendendo omaggio ai deportati, chiuso con lo “Shalom” del presidente della Comunità ebraica mantovana Emanuele Colorni. Presenti anche due agenti in “alta uniforme” della Polizia Locale.