L'assessore all'Unesco del Comune di Mantova Paola Nobis martedì 16 giugno ha condiviso l’appello inviato al Governo dall'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale affinché il nostro patrimonio non venga dimenticato. “Le nostre richieste riguardano misure di carattere pratico – ha detto l'assessore Nobis - poiché l’importanza e le difficoltà di questo nostro impegno di garantire la salvaguardia dei siti Unersco richiedono, ora più che mai, solidarietà, attenzione e sostegno da parte del Governo, perché le istituzioni e le amministrazioni locali non vengano lasciate sole in questo delicato momento e il nostro patrimonio sia adeguatamente salvaguardato”.
L'appello a sostegno degli enti che gestiscono i siti del Patrimonio Mondiale italiano, affinchè possano continuare ad adempiere alle raccomandazioni e alle disposizioni della Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale adottata dall’Unesco nel 1972. E' questo il cuore del documento che l' Associazione ha inviato nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, al Ministro Dario Franceschini, al presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco Franco Bernabè e ad Antonio Decaro, presidente dell'Anci.
La grave emergenza sanitaria - ha spiegato Alessio Pascucci, presidente dell'Associazione - che ha colpito il nostro Paese all’inizio di quest’anno, rendendo necessario un restrittivo protocollo di lockdown, ha avuto un impatto devastante sulle comunità e i territori del Patrimonio Mondiale, sia per il crollo delle presenze e dell'indotto del comparto turistico che per la necessità di mettere in atto le misure di sicurezza e i protocolli sanitari, che di fatto ritardano la ripresa di alcuni servizi e attività tanto da rendere incerta una futura progettualità. Siamo tutti attivamente impegnati per ripensare la gestione dei nostri siti secondo una modalità aperta, accessibile e solidale del bene culturale. Da soli, però, non riusciremo a garantire la salvaguardia dello straordinario patrimonio artistico, culturale, architettonico e naturale che abbiamo il dovere di custodire: per questo chiediamo delle concrete misure a carattere finanziario e contabile a sostegno delle istituzioni e amministrazioni locali che l’Associazione rappresenta”.