L'obiettivo è il rilancio dell'area verde con le attrezzature sportive di viale Fiume. Il Comune di Mantova pagherà un canone annuo di 25 mila euro per 20 anni. Sarà poi il Dopolavoro ad affidare l'incarico della gestione alla associazione San Pio X. "Abbiamo perfezionato l'accordo che avevamo abbozzato in precedenza– ha detto il sindaco Nicola Sodano -. Adesso abbiamo messo i puntini sulle i. A noi interessa che l'area rimanga verde e che si possano praticare le attività sportive in un ambiente sano. Nell'accordo è prevista tra l'altro l'eliminazione dell'amianto".
Inoltre, sono stati stanziati 60mila euro a favore della Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo. Con questo finanziamento si raggiunge il pareggio di bilancio della Fondazione culturale. "Quando mi sono insediato io nel 2010 – ha aggiunto Sodano – le precedenti gestioni avevano accumulato un deficit di 250 mila euro. Adesso il debito è stato azzerato. Ringrazio il presidente Gianni Rottichieri e il consiglio di amministrazione che in questi cinque anni hanno sistemato i conti, pur svolgendo le attività culturali programmate".
E' stato approvato il progetto per la ristrutturazione del piano terra del Palazzo dell'Accademia (nei locali ex Conservatorio) che è stato concesso alla Fondazione Francesco Soldano di Brescia. La Fondazione si occupa di musicoterapia per i bambini disabili. La Fondazione pagherà un affitto simbolico e allestirà i locali per svolgere la sua attività che ha una forte valenza sociale. Al piano terra verranno creati i servizi igienici per disabili che potranno essere utilizzati anche dal pubblico del teatro Bibiena.
Rinnovate anche le concessioni per gli impianti telefonici della Wind. Sono state confermate le medesime postazioni già autorizzate in precedenza e non ci saranno nuovi impianti.
Infine, il sindaco Sodano è intervenuto per fare un aggiornamento sul campo nomadi. Ha ricordato che è stata creata una task force interassessorile formata dal vice sindaco Espedito Rose e dagli assessori Roberto Irpo, Marco Cavarocchi e Celestino Dall'Oglio con l'obiettivo di chiuderlo. "Lavoriamo su due livelli – ha concluso il primo cittadino -. Prima di tutto puntiamo sul ripristino della legalità con l'allontanamento di cinque famiglie che non hanno più il permesso di abitare nel campo di via Learco Guerra e la chiusura dell'area destinata alla sosta temporanea. In secondo luogo si aprirà un tavolo con l'associazione che ha in gestione l'area, la Sucar Drom, per il superamento graduale del campo nomadi individuando le modalità e i tempi per la risistemazione delle 25 famiglie regolari che attualmente vi abitano. Le soluzioni dovranno essere trovate nell'ottica della Grande Mantova".