Le Edicole di Virgilio 2020 sono state consegnate lunedì 15 novembre nell’aula Magna della Fondazione UniverMantova a Paolo Protti, Frediano Sessi e ai medici, agli infermieri e agli operatori dell’ospedale “Carlo Poma”. Le benemerenze civiche dell’anno scorso sono state conferite undici mesi dopo a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria che non ha consentito di trovare la sede idonea per accogliere i consiglieri, gli assessori, le autorità, oltre ai premiati. Le statuette sono state consegnate dal sindaco Mattia Palazzi e dal presidente del consiglio Massimo Allegretti, affiancato dai vice Fabio Madella ed Eugenio Anceschi.
“Protti esprime nella vita e nell'attività l'intelligenza e la passione che hanno contraddistinto la sua famiglia, a lui unita nell'occasione della nostra benemerenza – si legge nel primo riconoscimento -. Di passione parliamo, già a partire dai giorni in cui i fratelli Gino e Ottorino Protti, all'alba del secolo ventesimo, portarono l'invenzione del cinematografo nella città di Mantova. Fu l'inizio di un'avventura che ha coinvolto nel trascorrere degli anni molti componenti della famiglia. In particolare, Paolo ha dimostrato negli anni una costante energia, spesa fra l'amore per la sua città e la sottolineatura forte del valore culturale, produttivo e sociale del cinema e del teatro. Tanto più importante oggi, in questi difficili giorni. La famiglia Protti portò nel Novecento l’invenzione del cinematografo a Mantova. Di questa stirpe Paolo è esempio e degna prosecuzione, poiché egli in modi diversi ha sempre considerato il fecondo settore dello spettacolo il centro e la bussola della propria azione”.
Nell’altro riconoscimento rivolto a Sessi, si fa riferimento alle sue origini. “Nato a Torviscosa in Friuli-Venezia Giulia, vive e lavora a Mantova – dice questa motivazione -. Il professor Sessi è un importante e autorevole saggista. E’ stato autore di numerose ricerche, pubblicazioni e romanzi. Tra le molteplici attività troviamo la consulenza e collaborazione con Einaudi (dal 1990 al 2005) e con altri editori tra i quali Rizzoli e Piemme. Dal 1998 ha iniziato la collaborazione con la pagina culturale del Corriere della Sera. Attualmente è membro del comitato scientifico della Fondation Auschwitz di Bruxelles (è stato membro del comitato scientifico della Fondazione Ex Campo di Fossoli, per dieci anni, dal 1996 al 2006 e del comitato scientifico dell'Istituto Alcide Cervi di Gattatico a Reggio Emilia, fino al dicembre 2015). Dal 2016, fa parte della redazione della rivista francese: Mémoires en jeu, dell'editore Kimé, diretta da Philippe Mesnard. Ha collaborato con le più importanti case editoriali affrontando il tema della Shoah, delle guerre e dei totalitarismi del novecento. E’ membro di diversi comitati scientifici, nazionali e internazionali, collaboratore tra le più autorevoli testate giornalistiche. Docente di sociologia generale presso l’Università di Brescia, e insegnante in didattica della Shoah nell’Università degli Studi di Roma Tre. E’ consigliere nel Cda dell’Istituto Franchetti. Il professor Sessi riceve il Virgilio d’oro 2020 per la cultura, per l’importanza del suo lavoro di studio, ricerca e divulgazione in ambito storico, nonché per l’impegno civico e culturale per la comunità mantovana”.
Infine, è stato premiato il lavoro collettivo del personale sanitario dell’ospedale Carlo Poma sottoposto alla dura prova della pandemia. “Esempio assoluto d’impegno totale durante la prima e la seconda ondata del Covid – è scritto nelle motivazioni -, custodi della nostra comunità, con senso del dovere hanno operato in prima linea contro il coronavirus, hanno messo in campo competenza e dedizione verso il prossimo. La formazione professionale, umana e sociale, da loro dimostrata è stata una risorsa fondamentale davanti ad un’emergenza sanitaria senza precedenti. Il loro lavoro ha messo in evidenza l’eccellenza dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma dando lustro anche alla città di Mantova. Lo spirito di responsabilità assunto dal nostro personale sanitario è stato un esempio per tutti. Il loro lavoro è stato ed è tutt’oggi fondamentale per cercare di fermare, contenere ed evitare il diffondersi del contagio. La città di Mantova conferisce loro l’Edicola di Virgilio per il loro esempio durante la prima e la seconda ondata del Covid 19. Con sacrificio personale e senso del dovere, hanno operato in prima linea contro il coronavirus. Il loro lavoro ha messo in evidenza l’eccellenza dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma dando lustro a tutto il territorio mantovano e alla città di Mantova. Hanno dimostrato uno straordinario impegno umano e professionale, la città è riconoscente”.
A ritirare la statuetta per il Poma c’era il direttore Generale dell’Asst di Mantova Mara Azzi, giunta nell’aula Magna con un’ampia delegazione del vertice dell’ospedale formata da Simona Bellometti, Renzo Boscaini, Giuseppe Ferrari, Franco Vallicella, Salvatore Casari, Massimiliano Beccaria, Gian Paolo Castelli, Massimo Franchini, Massimo Amato e Mauro Pagani.