La Residenza Sanitaria Assistenziale Monsignor Mazzali di via Trento 10 è stata ampliata e sabato 29 maggio sono stati inaugurati i lavori eseguiti. Il palazzo storico di origini quattrocentesche è stato sottoposto ad una ristrutturazione strutturale delle coperture. E’ stata rimessa a nuovo e allargata l’ala est dell'edificio, in prossimità del muro di confine con vicolo Cappuccine. Con la realizzazione di queste opere è aumentata la superficie della cucina esistente al piano terra e strutturato un nuovo Centro Diurno Integrato nei due piani superiori.
L’intervento è stato presentato nella sede della Fondazione Arrigo Mazzali con gli interventi del sindaco Mattia Palazzi, della presidente della Fondazione Mara Gazzoni, della consigliere regionale Alessandra Cappellari e di altri.
In seguito agli eventi sismici verificatisi nel mantovano nel maggio del 2012, la Fondazione commissionò approfondite indagini geologiche, sismiche e geognostiche per determinare il livello di sicurezza degli stessi.
Grazie a questi studi e tenuto conto delle specifiche caratteristiche di inabilità degli assistiti, il Consiglio di Amministrazione decise di realizzare un radicale intervento di riqualificazione del “fabbricato B” presso la sede di via Trento, intervento conclusosi nel 2016, mentre l’altro immobile della fondazione, denominato “fabbricato A”, oggetto dei lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2019 e terminati tra il febbraio e il marzo di quest’anno.
La recente opera ha portato al miglioramento sismico del Fabbricato A, attraverso un’azione di riabilitazione strutturale delle coperture. E’ stato, inoltre, realizzato l’ampliamento dell’ala est, in prossimità del muro di confine con vicolo Cappuccine, per aumentare la superficie della cucina già esistente al piano terra e realizzare un nuovo Centro Diurno Integrato al primo e al secondo piano.
Lo stabile è sottoposto a vincolo storico-artistico che rende impossibili interventi invasivi sull’impianto strutturale originario. Per questo motivo si è proceduto con un progetto che ha migliorato significativamente la risposta della struttura rispetto alle sollecitazioni sismiche, senza poter raggiungere la completa protezione.
Il nuovo corpo di costruzione ha permesso l’ampliamento dei locali dedicati alla cucina, con il riordino e l’efficientamento del lay-out interno, oltre al potenziamento della capacità produttiva del servizio, che oggi sforna più di 230.000 pasti l’anno.
L’ampliamento del fabbricato ha consentito anche di trasferire il Centro Diurno Integrato, precedentemente attivo in via Vittorino da Feltre a Mantova, in locali non di proprietà della Fondazione.
Questo importante servizio, rivolto ad anziani con compromissioni parziali o totali dell’autosufficienza e con necessità assistenziali che non richiedono ancora un ricovero in Rsa, offre in regime diurno, prestazioni socio – assistenziali, sanitarie e riabilitative garantendo alle famiglie sostegno e consulenza.
La nuova collocazione del Centro Diurno Integrato, ha consentito agli utenti di usufruire di spazi ricreativi di cui solo la sede dispone, creando maggiori opportunità di animazione e di socializzazione. All’interno della sede di via Trento sono presenti un bar, frequentato in tempi normali tanto da utenti interni che esterni alla Fondazione, un teatro dove quotidianamente vengono proposte attività aventi carattere ricreativo e ludico ma anche di stimolazione e riattivazione.
Vi sono ampi spazi verdi dotati di gazebo e una serra-giardino terapeutico dove anche persone con disturbi del comportamento possono camminare in sicurezza senza l’utilizzo di contenzioni. Il trasferimento del Centro Diurno Integrato ha permesso alla Fondazione di risparmiare i costi per l’affitto della struttura nella quale il servizio aveva sede, quelli per il trasporto dei pasti, della biancheria, dei generi vari di magazzino e per lo spostamento di personale.
L’importo di spesa sostenuti per realizzare l’intero progetto ammonta a circa 3.500.000 euro, di cui 2,5 milioni di autofinanziamento. Il rimanente milione è stato assicurato, all’interno dei progetti emblematici maggiori della Fondazione Cariplo, per 500 mila euro dalla Regione Lombardia, partner della fondazione Cariplo e per i restanti 500 mila dal Comune di Mantova.
La Fondazione Bam ha, inoltre, contribuito all’acquisto degli arredi della zona giorno del Centro Diurno Integrato con un contributo di 30 mila euro.