La giunta Palazzi, nella seduta di giovedì 30 novembre, ha approvato l’“Accordo tecnico-operativo tra il Comune di Mantova con i suoi Musei Civici e il Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità (LTO)” per una collaborazione pluriennale nell’ambito dell’educazione al patrimonio culturale e della digitalizzazione, mediante le tecniche maker, delle collezioni civiche dei musei.
Da quasi tre anni Palazzo Te e Palazzo San Sebastiano operano in rete con le scuole superiori del territorio, in forma sperimentale e con specifici percorsi annuali, in tale ambito. Ora, con questo accordo operativo, il Comune di Mantova con i suoi Musei Civici e il LTO, che include 13 scuole superiori (Bosco-Vinci di Mantova, come capofila, Mantegna, D’Arco-D’Este, Fermi, Bonomi Mazzolari, Strozzi, Belfiore, Giulio Romano, Virgilio e Pitentino di Mantova, Falcone di Asola, Manzoni di Suzzara, Sanfelice di Viadana), inaugurano una collaborazione pluriennale nell’ambito delle attività finalizzate alla conservazione, promozione, formazione, divulgazione e valorizzazione del patrimonio museale e monumentale e per l’applicazione delle tecnologie di fabbricazione digitale al patrimonio museale.
“L’accordo triennale che apre un rapporto inedito tra mondo della scuola e i nostri Musei – ha detto il sindaco di Mantova Mattia Palazzi – rappresenta un salto di qualità importante perché consentirà la realizzazione di giochi didattici museali per le scuole superiori e materiale didattico da fornire agli studenti delle scuole elementari che frequentano i laboratori didattici dei musei. Si tratta di una iniziativa che risponde ai nostri propositi di far divenire i musei, anche e soprattutto per le nuove generazioni, sempre più luoghi di frequentazione, socializzazione e condivisione del sapere e del fare”.
“Le attività condivise – ha aggiunto il direttore dei Musei Civici Stefano Benetti – riguarderanno laboratori progettuali, momenti formativi, uso di tecnologie digitali a fini divulgativi, didattici, di sensibilizzazione, di animazione e marketing”. Le attività nello specifico compiute dagli studenti delle scuole superiori, dal 2015 ad oggi, sono state la formazione in aula sull’uso delle tecnologie di scansione e stampa 3D, la formazione in Museo sul patrimonio culturale, la scansione di opere di Palazzo San Sebastiano e di Palazzo Te e la stampa 3D delle opere.
“Se da una parte i Musei Civici metteranno a disposizione le proprie competenze professionali specialistiche e le proprie sedi e attrezzature per lo svolgimento delle attività – ha osservato Andrea Poltronieri project manager di LTO –, il Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità, da parte sua, metterà a disposizione il proprio staff, le proprie strumentazioni tecnologiche digitali e competenze professionali. Integrando la propria programmazione con quella dei musei”. Verrà costituito, quindi, un Gruppo di Coordinamento misto tra Musei Civici e Laboratorio con la funzione di predisporre una programmazione pluriennale delle attività.
“Tale accordo è un ulteriore supporto al progetto del LTO – ha detto l’assessore Adriana Nepote – che il Comune di Mantova ha sostenuto sin dall’inizio, insieme alle scuole e alle altre istituzioni del territorio coinvolte, per creare uno spazio dove la cultura e la tecnologia innovativa si incociano, permettendo così agli studenti di approcciarsi al mondo del lavoro”.
“Il Laboratorio Territoriale dell’Occupabilità è un’opportunità per la nostra città – ha sottolineato l’assessore Maraianna Pavesi –, finanziata con fondi Miur, e rappresenta un significativo segnale di come la tecnologia avanzata possa interfacciarsi validamente con la cultura, che diventa così oggetto di studio e opportunità di lavoro per i nostri ragazzi”
“Un bel progetto che rafforza la rete istituzionale – ha concluso l’assessore Andrea Caprini – con un’attenzione speciale ai giovani, per dare loro opportunità per sperimentare e innovare, con gli strumenti tecnologici più all’avanguardia”.